Fischio di inizio per il campionato di calcio al tempo del nuovo coronavirus, un avvio decisamente diverso per le tifoserie sugli spalti.
Nel weekend le squadre della Serie A sono tornate in campo e a sostenerle, al momento, sugli spalti un pubblico di 1.000 nel pieno rispetto delle misure anti-covid. La decisione è arrivata a seguito della firma di un’ordinanza da parte della regione Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, nell’ambito dell’autonomia regionale, per una riapertura parziale degli stadi, che ha portato il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, a richiedere una riunione in videoconferenza con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle regioni Stefano Bonaccini, per l’estensione della riapertura degli stadi su tutto il territorio nazionale. È stato raggiunto l’accordo, valido fino al 7 ottobre giorno in cui entrerà in vigore il nuovo Dpcm, grazie anche al parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico. Riapertura dunque degli impianti all’aperto per le partite di Serie A con l’ammissione di 1.000 persone sugli spalti con posti a sedere, nessuno spostamento durante la partita e l’obbligo di indossare la mascherina. Al momento esclusi dall’accordo serie B, C, Lega Pro e tutti gli altri sport e categorie.
“Il Comitato Tecnico Scientifico ha finalmente aperto uno spiraglio consentendo agli eventi sportivi “singoli” di avere fino a 1000 spettatori. Ha espresso ancora un no secco alla presenza di migliaia di spettatori agli “eventi continuativi”, tipo campionati, accettando però la richiesta del Dipartimento per lo sport di aprire un percorso comune in vista del prossimo Dpcm che entrerà in vigore dal 7 ottobre anche alla luce dell’analisi dei dati successivi all’apertura delle scuole. (…) Il mio obiettivo è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie, arrivando a definire un protocollo unico che prevede una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti. Occorre mantenere cautela, rigore e attenzione per riaprire bene, gradualmente, e non essere costretti a chiudere di nuovo”. Il post pubblicato dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sulla pagina Facebook.