Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata Mondiale contro la polmonite, istituita nel 2009 dalla Stop Pneumonia Initiative per promuovere un’azione globale finalizzata a migliorare la prevenzione e il trattamento della patologia.
La polmonite ancora oggi è la principale causa di morte infantile: nel 2018 sono morti oltre 800.000 bambini di età inferiore ai cinque anni, in media un bambino ogni 39 secondi. Un maggior numero di bambini sotto i 5 anni è morto a causa di polmonite rispetto a qualsiasi altra malattia. Oltre la metà delle morti di bambini a causa di polmonite è avvenuta in soli 5 paesi: Nigeria (162.000), India (127.000), Pakistan (58.000), Repubblica Democratica del Congo (40.000) ed Etiopia (32.000). A livello globale, il 32% dei bambini con sospetta polmonite non viene portato nelle strutture sanitarie. Oggi solo il 3% delle spese attuali per le ricerche per le malattie infettive a livello globale è destinato alla polmonite, nonostante la malattia causi il 15% delle morti nei bambini sotto i 5 anni. E’ il grido d’allarme di sei importanti organizzazioni sanitarie e per l’infanzia, che oggi promuovono un appello per un’azione globale: ISGlobal, Save the Children, UNICEF, Every Breath Counts, Unitaid e Gavi, the Vaccine Alliance chiedono impegni concreti da parte di paesi più ricchi e dei donatori internazionali per combattere la polmonite.
In occasione del decimo anniversario, l’obiettivo, oltre ad essere quello di continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni nei confronti di questa patologia, è anche promuovere l’importanza della diagnosi precoce. Non solo diagnosi precoce, ma anche prevenzione: per l’Unicef la polmonite potrebbe essere prevenuta e curata con strumenti poco costosi.
“Ogni giorno, circa 2.200 bambini sotto i 5 anni – sostiene Henrietta Fore- direttore generale dell’Unicef – muoiono a causa di polmonite, una malattia curabile e quasi sempre prevenibile”. Leith Greenslade, Coordinator of Every Breath Counts, afferma che “Per decenni il principale killer di bambini è stato una malattia trascurata: i bambini più vulnerabili del mondo ne hanno pagato il prezzo. È tempo che governi, agenzie delle Nazioni Unite e multilaterali, aziende e ONG si uniscano per combattere la polmonite e proteggere questi bambini “.
Le sei organizzazioni chiedono alle nazioni di attuare strategie per il controllo della malattia. Nello specifico sollecitano: i Governi dei paesi più colpiti a sviluppare e attuare strategie di controllo della polmonite per ridurre i decessi infantili e migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria di base come parte di una strategia più ampia per la copertura sanitaria universale; i Paesi più ricchi, donatori internazionali e le aziende del settore privato ad aumentare la copertura delle vaccinazioni e ridurre il costo dei vaccini chiave, garantendo il reintegro del supporto a Gavi, the Vaccine Alliance. Le Organizzazioni sollecitano inoltre ad aumentare i finanziamenti per la ricerca e l’innovazione per combattere la polmonite.
A gennaio ospiteranno i leader mondiali al Global forum sulla polmonite nei bambini che si terrà in Spagna insieme alle fondazioni “la Caixa” e Bill and Melinda Gates e Usaid.
Qual è la causa della polmonite? La malattia è causata da batteri, virus o funghi che impediscono ai bambini di respirare, poichè i loro polmoni si riempiono di pus e liquido.
I bambini che corrono i maggiori rischi sono quelli con il sistema immunitario indebolito da altre infezioni come l’HIV o dalla malnutrizione, insieme a quelli che vivono in aree con alti livelli di inquinamento dell’aria e dell’acqua. La malattia può essere prevenuta con i vaccini e facilmente trattata con antibiotici a basso costo se diagnosticata correttamente. Ma decine di milioni di bambini non vengono ancora vaccinati – e uno su tre con sintomi non riceve cure mediche essenziali. I bambini con gravi casi di polmonite possono anche richiedere un trattamento con ossigeno, che raramente è disponibile nei paesi più poveri.